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Una nuova consapevolezza in Veneto per la gestione dell’acqua e i cambiamenti climatici

Andrea Rinaldo, un rinomato studioso dell’acqua e vincitore del Premio Nobel per questa disciplina nel 2023, sottolinea l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici e la gestione delle risorse idriche. La decisione delle Nazioni Unite di istituire la Giornata Mondiale dell’Acqua il 22 febbraio risale al 1992, ma oggi il suo significato è radicalmente diverso, alla luce delle sfide climatiche che si stanno affrontando.

di Francesco Catania

La consapevolezza collettiva sull’importanza di trovare soluzioni ai problemi legati all’acqua è sempre più crescente.

In uno studio presso l’Università di Padova, Andrea Rinaldo discute di questioni cruciali legate alla gestione dell’acqua, come le inondazioni e le siccità, che stanno diventando sempre più frequenti e intense a causa dei cambiamenti climatici in corso. Rinaldo avverte che non possiamo più permetterci di indugiare e che è necessario rivalutare il nostro rapporto con questa risorsa vitale.

Il Veneto, regione italiana di cui Padova fa parte, ha compiuto progressi significativi nella realizzazione di opere per la sicurezza idraulica, come i bacini di laminazione nel comprensorio del Vicentino, situati a Caldogno e Trissino. Tuttavia, Rinaldo sottolinea che questi sforzi potrebbero non essere sufficienti, specialmente considerando che il Bacchiglione, uno dei principali fiumi della regione, non ha le dimensioni dei fiumi come il Po, il Brenta o il Piave.

Il professore enfatizza l’importanza di una riflessione collettiva e orientata al futuro, con una visione chiara e lucida delle sfide che ci attendono. È fondamentale agire con prudenza e lungimiranza per affrontare con successo le sfide legate alla gestione delle risorse idriche e ai cambiamenti climatici, garantendo così un futuro sostenibile per le generazioni future.

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Last modified: Marzo 20, 2024
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