Improvvisa svolta nel caso dell’omicidio di Margherita Ceschin, l’anziana uccisa nella sua casa di Conegliano lo scorso giugno. Enzo Lorenzon, ex marito della donna e accusato di essere il mandante del delitto, Sergio Lorenzo, uno dei presunti esecutori materiali, e Juan Maria Guzman, il mediatore secondo la Procura di Treviso, hanno infatti rinunciato all’interrogatorio previsto per lunedì prossimo.
di Daniele Hemmanuel Pitzalis
Si tratta di un’inversione a “U” nella strategia difensiva degli indagati, che nelle scorse settimane avevano ricevuto la notifica di chiusura delle indagini. I loro legali, Fabio Crea e Mauro Serpico, hanno spiegato che la rinuncia all’interrogatorio è dovuta alla necessità di avere più tempo per studiare il voluminoso fascicolo e per preparare la difesa.
Nonostante la rinuncia, il Pubblico Ministero Michele Permunian potrà comunque chiedere il rinvio a giudizio per i tre imputati, accusati di concorso in omicidio volontario premeditato e pluriaggravato.
Restano aperte le indagini sugli altri presunti coinvolti: Jose Mateo Garcia, arrestato in Spagna a gennaio, Joel Lorenzo (fratello di Sergio ancora ricercato) e Kendy Maria Rodiguez, la sua fidanzata. Le loro posizioni sono stralciate, ma è probabile che vengano riunite a quelle degli altri imputati in vista dell’udienza preliminare.
Gli investigatori puntano su un solido quadro indiziario, basato su intercettazioni telefoniche, un biglietto scritto da Sergio Lorenzo in carcere e destinato a Lorenzon, e le dichiarazioni di un compagno di cella a cui il 38enne avrebbe confidato il compenso promesso dall’ex marito per il delitto.
Nei prossimi giorni è previsto un incidente probatorio in cui il compagno di cella di Sergio Lorenzo dovrebbe confermare le sue accuse. Si era anche ipotizzata una “confessione” da parte di Sergio Lorenzo in cambio di una pena più lieve, ma alla luce di questa nuova strategia difensiva sembra che tutti e tre gli imputati siano intenzionati ad andare a processo.
Last modified: Maggio 30, 2024