Una nuova forma di protesta ha fatto la sua comparsa a Treviso: cartelli ironici e sarcastici affissi lungo vicolo Barberia, nel cuore della città, invitano i proprietari di cani a far fare i bisogni ai loro animali a casa. La misura è stata presa dai commercianti della zona, esasperati dal continuo ritrovarsi a dover fare i conti con le deiezioni canine, nonostante l’obbligo di raccolta sia previsto dalla legge.
“Fai fare la pipì al tuo cane a casa tua”, si legge su uno dei cartelli. Una provocazione che nasce dalla frustrazione di chi vede quotidianamente ignorato un regolamento che dovrebbe essere rispettato da tutti.
Un problema diffuso e difficile da risolvere
Il problema della sporcizia causata dai cani è un fenomeno diffuso in molte città italiane. A Treviso, il Comune ha introdotto sanzioni salate per chi non raccoglie le deiezioni solide, ma i risultati sono ancora parziali. Solo una multa è stata elevata quest’anno, a dimostrazione di quanto sia difficile cogliere in flagrante i trasgressori.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito a un miglioramento”, spiega un rappresentante dei commercianti, “ma il problema della pipì rimane irrisolto. È ora di fare un ulteriore passo avanti e sensibilizzare i proprietari di cani sull’importanza di portare con sé una bottiglietta d’acqua per pulire anche le urine”.
La proposta dei commercianti
I commercianti di vicolo Barberia propongono l’installazione di apposite fontanelle per cani, dotate di sacchetti igienici e di un dispenser per l’acqua. In questo modo, i proprietari potrebbero facilmente pulire le deiezioni dei loro animali e contribuire a mantenere pulito il centro storico.
Un problema che coinvolge tutti
La convivenza tra animali e cittadini è possibile, a patto che tutti rispettino le regole. I proprietari di cani hanno il dovere di tenere puliti i luoghi pubblici, mentre le amministrazioni locali devono mettere a disposizione i servizi necessari per facilitare la pulizia e garantire un ambiente sano e igienico per tutti.
Last modified: Novembre 8, 2024