TREVISO (martedì 2 aprile 2024) – La vicenda del topolino soccorso a Treviso durante la vigilia di Pasqua ha scatenato un acceso dibattito sui social media, con alcuni utenti che hanno criticato aspramente l’atto di pietà compiuto dai volontari di Oipa Treviso. L’animale, battezzato Orazio, è stato trovato riverso su un fianco in centro città, con accanto un biscotto lasciato da un passante premuroso.
di Francesco Catania
Una cittadina, diretta al lavoro, ha notato il topolino e ha contattato Oipa Treviso per chiedere indicazioni su come procedere. I volontari si sono prontamente attivati per soccorrere l’animale, lodando l’azione della persona che ha segnalato il caso e sottolineando l’importanza di ogni gesto di solidarietà. Purtroppo, nonostante gli sforzi dei soccorritori, il topolino Orazio è deceduto nella notte di Pasqua.
La notizia del salvataggio è stata riportata dai media locali e nazionali, ma sotto il post pubblicato da un giornale nazionale sulla vicenda, decine di utenti sui social media hanno riversato commenti pieni di odio e critica verso i soccorritori. Alcuni hanno addirittura suggerito che l’attenzione sarebbe dovuta essere rivolta a esseri umani anziché ad animali.
Di fronte a quest’onda di odio, Oipa Treviso ha risposto con un messaggio chiaro, sottolineando che l’occuparsi del benessere degli animali non dovrebbe essere motivo di critiche. I volontari hanno ricordato di essere persone impegnate anche in iniziative sociali a favore degli esseri umani, dimostrando un profondo rispetto per ogni forma di vita.
La risposta di Oipa Treviso è stata un invito alla riflessione sulla natura dei social media, che purtroppo spesso diventano veicoli di odio e disprezzo anziché di solidarietà e comprensione. In un mondo dove l’apparenza sembra prevalere sull’essenza, i volontari hanno ribadito il loro impegno nel promuovere il rispetto e la compassione verso ogni essere vivente.
Last modified: Aprile 2, 2024
