Treviso (Domenica, 23 Marzo 2025) — Nella notte di ieri è stato sventato un colpo in soli 36 secondi, ai danni dello storico locale Tonino Pizza in Viale dei Cacciatori a Treviso. Le telecamere della pizzeria hanno ripreso i malviventi, in tutto 4 persone: uno in auto, due fuori e il quarto dentro a fare il resto.
di Melania Pulizzi
I ladri hanno agito a volto scoperto portandosi via la cassa con quasi 4mila euro e lasciando danni considerevoli anche alla porta d’ingresso del negozio, alla quale hanno sfondato il vetro in 36 secondi con il tappo di un tombino di ghisa. É stato il boato della rottura a far svegliare di soprassalto uno dei dipendenti che vive poco distante dall’esercizio a far scattare l’allarme. Padre e figlio sono stati a lavoro tutta la notte per riuscire a riaprire il punto vendita, e poi nel pomeriggio la denuncia alla Polizia. É la seconda volta in pochi anni che i ladri entrano nel punto vendita, nel primo caso devastarono tutto. Da quando la pizzeria Tonino Pizza ha aperto 30 anni fa i tempi sono notevolmente cambiati sotto il punto di vista della criminalità, e le parole del figlio di Tonino, Francesco Amatruda, lo confermano: “Ho 20 anni e insieme a mio papà mi alzo tutte le mattine, facciamo il pane, le pizze, siamo dalla mattina alla sera in punto vendita, facciamo i salti mortali per stare in attività e in famiglia, e non trovo assolutamente giusto che noi dobbiamo fare questi sacrifici, mentre ci sono persone che in pochi secondi riescono a ottenere quello che noi non riusciamo neanche in un mese di lavoro. Erano ragazzi giovani, organizzati, che sapevano bene quello che stavano facendo. Quando ero piccolo, questa era una zona tranquillissima, ora non la riconosco più”. Anche le parole del padre, Antonio Amatruda confermano il dispiacere per l’accaduto: “Abbiamo dovuto buttare diverse cose, anche perchè il vetro della porta andando in frantumi ha mandato le schegge dappertutto. Stranamente i ladri erano a volto scoperto e senza guati, quindi lasciando impronte digitali ovunque. Spero che gli inquirenti e la giustizia faccia il suo corso, e i responsabili paghino per quello che gli spetta”.
