Treviso (Giovedì 6 Marzo 2025) — La violenza sulle donna continua a dilagare a macchia d’olio. 5 i Centri Antiviolenza nel trevigiano, tra i quali il Telefono Rosa che, con i suoi numeri, ne da conferma: 35 nuovi casi solo dall’inizio di questo anno, con 255 donne già prese in carico.
di Melania Pulizzi
Il Telefono Rosa dispensa le opportunità più essenziali a chi è in cerca di aiuto, come un alloggio, pagato da enti caritatevoli, fino ad un periodo di permanenza massimo di 6 mesi, durante i quali una donna può avere il tempo di trovare una successiva sistemazione sicura per lei e, nel caso, per i suoi figli. L’Avvocato Maria Stella di Bartolo, Presidente del Centro, ci spiega: “L’incremento delle donne da mettere in protezione è alto, donne che hanno l’esigenza immediata di essere tolte dall’ambiente in cui vivono la violenza, donne spesso madri di bambini, anche molto piccoli. Siamo molto intransigenti con il rispetto del periodo di alloggio di 6 mesi perché per noi non è l’assistenza totale la chiave di svolta per la loro vita, ma sono loro che devono ripartire, tornando forti e autonome e ad oggi abbiamo avuto un successo del 100%”. Dal caso di Giulia Cecchettin, sono tanti i padri che chiamano il Centro dicendosi molto preoccupati per le figlie e per questo l’andare nelle scuole per il Telefono Rosa è diventata una necessità, insegnare alle ragazze a cogliere i tanti segnali di pericolo, tra i quali le dinamiche di controllo del “mandami una foto perché voglio sapere dove sei”, che potrebbero diventare loro fatali, in un breve o lungo futuro.
Tag: telefono rosa treviso, violenza sulle donne Last modified: Marzo 6, 2025