Treviso, Cittadella – Sparatoria tra le case a Cittadella lo scorso ottobre. Cinque mesi dopo, sabato 16 marzo i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno portato in carcere un uomo di 44 anni, italiano, accusato dei reati di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Padova.
di Domizia Di Crocco
Le indagini dei militari dell’Arma, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Padova, hanno permesso di raccogliere elementi a supporto della tesi accusatoria, attraverso le fondamentali testimonianze acquisite, l’analisi delle immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza situati in prossimità della zona degli eventi nonché gli esiti delle indagini scientifiche condotte.
Nel merito dell’episodio, attorno alle ore 12.15 del 7 ottobre 2023. Alla Centrale Operativa della Compagnia di Cittadella era arrivata la segnalazione dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco in via San Leopoldo. Sulla strada erano stati ritrovati tre bossoli cal. 9*21 oltre a un coltello.
I colpi sparati avevano colpito un’auto sulla quale si trovavano quattro persone (tre uomini e una donna) di origini sinti, provenienti da fuori provincia e giunti in zona allo scopo di chiarire un’annosa diatriba con i componenti di un’altra famiglia ai primi imparentata.
La contesa era riferibile all’utilizzo di un’auto da parte della famiglia di cittadellesi intestata ad una parente residente in provincia di Treviso, cui erano state nel tempo recapitate sanzioni per infrazioni al codice della strada riferibili all’autovettura per un importo di circa 1300/1400 euro.
Queste, non saldate, avevano dato luogo al fermo amministrativo di un ciclomotore dell’intestataria del veicolo.
L’incontro tra le due fazioni, originato dalla pretesa da parte dei trevigiani dell’importo necessario al saldo delle contravvenzioni, era evoluto in una violenta rissa. L’auto nella fuga era stata centrata da uno dei quattro colpi di arma da fuoco che, secondo le indagini erano stati complessivamente esplosi da uno dei membri della fazione locale. Il portellone posteriore del veicolo in fuga era stato forato, attraversandolo interamente. Il proiettile era andato infine a conficcarsi nel cruscotto anteriore.
Per caso fortuito, nessuno degli occupanti dell’auto era rimasto ferito dal colpo di pistola, come riscontrato dai Carabinieri una volta rintracciati gli interessati nella loro abitazione della provincia di Treviso, all’esterno della quale veniva anche rinvenuta l’auto che presentava appunto il foro del proiettile esploso precedentemente a Cittadella.
Decisivo l’esito positivo dell’esame stub, ossia i tamponi alla ricerca di residui da sparo effettuati sull’indagato nell’immediatezza dei fatti. Dati poi analizzati dal Ris di Parma. Nella mattinata del 16 marzo, l’arresto.( Fonte, Treviso Notizie)
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