Written by 6:44 am Treviso, Cronaca

Sbaglia fertilizzante e “sballa” il principio attivo, coltivatore di cannabis light viene prosciolto

L’uomo finito davanti al gup accusato di produzione e detenzione ai fini di spaccio
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La storia di Marco Balliana, un giovane di 32 anni originario di Farra di Soligo, si trasforma in una saga di errori e fraintendimenti che lo portano davanti al giudice con l’accusa di produzione e detenzione di marijuana a fini di spaccio. La sua vita subisce una brusca svolta quando le autorità locali lo etichettano come uno spacciatore, generando isolamento sociale e sospetto da parte degli amici e della comunità. La vicenda inizia con la scoperta da parte dei carabinieri di Vittorio Veneto di una coltivazione di 13 piante di marijuana nei terreni di Balliana. Queste piante, in uno stato avanzato di sviluppo, vengono rinvenute oltre la recinzione dell’ettaro di terreno in cui l’uomo aveva coltivato legalmente cannabis light. La confusione scaturisce dal blitz delle forze dell’ordine avvenuto il 3 ottobre 2022, durante il quale, probabilmente sconcertato, Marco Balliana mostra per errore una carta d’identità e una patente precedentemente contraffatte a fini scherzosi con amici. Questi documenti riportano la sua fotografia, ma il nome di un cittadino cinese.

di Francesco Catania

La storia, apparentemente surreale, si svela in udienza preliminare, dove l’avvocato Paolo Pastre riesce a chiarire il quadro. Le 13 piante scoperte crescevano al di fuori dell’area autorizzata poiché i semi erano stati trasportati dal vento. Inoltre, i due chili di marijuana trovati durante una perquisizione in casa di Balliana presentavano uno sforamento del principio attivo, indicando un errato utilizzo dei fertilizzanti da parte del giovane. Alla fine di una lunga battaglia legale, Marco Balliana viene prosciolto dall’accusa di produzione e detenzione di stupefacenti, nonché dal reato di falso ideologico relativo ai documenti cinesi. La sua testimonianza dopo la sentenza riflette il peso dell’accusa ingiusta che ha dovuto sopportare per oltre un anno e mezzo. Balliana esprime fiducia nella magistratura e dichiara di aver vissuto un vero e proprio incubo in un piccolo paese come Farra, dove veniva sistematicamente additato come un criminale senza scrupoli. La sua assoluzione segna la fine di un periodo difficile, restituendo al giovane la dignità e la reputazione che gli erano state ingiustamente negate.

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Last modified: Febbraio 9, 2024
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