Treviso (Venerdì 7 Marzo 2025) — Era la notte del 30 luglio 2018, quando un giovane 18enne di Conegliano (TV), alla guida del suo scooter, è finito fuoristrada a Codognè nel Trevigiano, con un tasso alcolemico superiore di 0,1 mg rispetto a quello consentito di 0,5 mg. Il ragazzo fece un volo di alcuni metri, la cui caduta gli provocò la fratturascomposta di una gamba. Trascinandosi fin sulla strada riuscì a chiedere aiuto agli automobilisti di passaggio che chiamarono prontamente il 118.
di Melania Pulizzi
A sette anni dall’incidente che gli provocò un danno permanente alla gamba, è arrivato pochi giorni fa l’indennizzo di 30.000 euro da parte dell’assicurazione che, a suo tempo, la compagnia gli negò considerandolo responsabiledel sinistro perchè ubriaco. Accusa smontata da parte del Legale del ragazzo, Nicola Todeschini che, oltre a spiegare che il suo assistito “Non si trovava in uno stato di deterioramento delle sue capacità cognitive al momento dell’incidente”, trovò nel contratto di assicurazione una clausola che escludeva il riconoscimento dell’indennizzo se l’incidente fosse stata una conseguenza dell’ubriachezza del cliente, accusando la compagnia stessa di non aver portato prove che attestassero questo; al contrario dell’Avvocato e del racconto dei testimoni che hanno sempre descritto il ragazzo lucido e collaborativo al momento dei soccorsi. Alla luce di questo, alcuni giorni fa il Giudice del Tribunale Civile di Treviso, Cristina Bandiera, ha concluso la sentenza assolvendo il giovane ad oggi 25enne, accogliendo le obiezioni del legale a partire dal fatto che il suo assistito si sarebbe trovato in uno stato di “ebbrezza” e non di “ubriachezza”.
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