Treviso (Sabato, 29 Marzo 2025) — Sono sempre di più i ragazzi e le ragazze, per lo più adolescenti, che conducono una vita molto sregolata, fatta di solitudine ed eccessi. Estremismi che portano a perdersi tra adescamenti sul web in cerca di non si sa quale conforto, oppure nell’alcol, nelle droghe spesso anche pesanti e talvolta anche facendo uso di psicofarmaci.
di Melania Pulizzi
L’Osservatorio delle Dipendenze in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Ulss 2 di Treviso, nell’arco di 2 anni ha disegnato un quadro a dir poco allarmante, che prende le sembianze di un fenomeno giovanile da rimettere in equilibrio o quanto meno a cui dare di nuovo delle regole e far capire che il senso della vita è ben altro. Ed è con 4 mila questionari somministrati a studenti di 32 Scuole Superiori del trevigiano, che si è attivata una campagna di prevenzione, mirata allo stare bene, riducendo anche le disuguaglianze. Queste le parole del Direttore Generale Ulss 2 di Treviso Francesco Benazzi: “L’83% dei ragazzi che stanno bene in famiglia, stanno bene con i loro coetanei, studiano, fanno aggregazione, sono ragazzi da portare avanti perchè sono dei riferimenti per quei ragazzi che invece tendono a perdersi”. In conclusione, anche le considerazioni di Mauro Ramigni, Responsabile del Servizio Epidemiologia dell’Ulss 2 di Treviso: “Esistono delle condizioni che favoriscono la salute dei ragazzi e su quelle bisogna insistere, che sono in una buona situazione scolastica e familiare; vanno date ai ragazzi le opportunità per stare meglio con se stessi, avendo la sensazioni di stare sviluppando il proprio potenziale. Le disuguaglianze sono ancora oggi le problematiche di più ampia dimensione, soprattutto quelle tra ragazzi e ragazze, che sembrano tramandare stereotipi che non sono naturali, ma sono schemi della nostra società, del nostro modo di pensare. Risolvendo queste diseguaglianze potremmo migliorare la salute di tutta la comunità”.