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Niente più fake Prosecco neozelandese sulla tavola degli italiani

Entro un periodo di cinque anni, è prospettato che i produttori neozelandesi saranno vincolati nell’utilizzo dei termini “Prosecco”, “Gorgonzola” e “Grappa”. Questa decisione ha generato notevole apprezzamento da parte della Coldiretti di Treviso, l’associazione agricola di spicco nella rappresentanza degli agricoltori trevigiani, in seguito all’approvazione definitiva degli accordi sul libero scambio con l’Italia da parte del Consiglio dell’Unione Europea.

In un comunicato ufficiale, la Coldiretti ha sottolineato che questo accordo costituisce una salvaguardia per tutte le indicazioni geografiche (IG) dell’Unione Europea concernenti vini e bevande alcoliche, includendo un elenco dettagliato di 163 Indicazioni Geografiche alimentari dell’UE. La protezione accordata ai vini rappresenta un passo di notevole importanza, considerando che le imitazioni in bottiglia sottraggono annualmente un miliardo di euro al vero vino Made in Italy, con il Prosecco che emerge come il più replicato a livello globale.

Nonostante questo successo, la Coldiretti riconosce che rimane ancora molto da fare su scala internazionale, dove il mercato della contraffazione “made in Italy” a tavola si quantifica in 120 miliardi di euro, il doppio del valore delle effettive esportazioni. Prodotti come Parmesan, Regianito e Parmesao hanno superato addirittura in produzione gli originali, alimentando un mercato di duplicati dannoso sia dal punto di vista economico che dell’immagine.

In questo contesto, l’adesione a promuovere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco assume un’importanza centrale. La Coldiretti evidenzia che l’ambiguità sulle ricette Made in Italy offre un terreno fertile per la proliferazione di prodotti alimentari italiani falsificati in tutto il mondo. La contraffazione alimentare internazionale non solo provoca danni economici, ma erode anche l’immagine e la reputazione delle eccellenze culinarie italiane. La Coldiretti sostiene che un efficace arresto della contraffazione alimentare può triplicare le esportazioni italiane nel mondo.

Va notato che, nonostante le restrizioni imposte ai neozelandesi su “Prosecco”, “Gorgonzola” e “Grappa”, essi manterranno la possibilità di utilizzare il termine “Parmesan” per prodotti che imitano il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, così come denominazioni composte quali Aceto balsamico, Mozzarella di Bufala e Prosciutto. Queste definizioni sono considerate generiche e quindi possono essere utilizzate liberamente senza incorrere in illecita evocazione.

a cura di Leonardo Miraglia

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Tag: , , , , Last modified: Dicembre 12, 2023
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