Treviso (domenica, 16 febbraio 2025) — Dopo il flash mob organizzato dalle minoranze nella giornata di sabato febbraio per sensibilizzare sulla vicenda del cantiere del plesso unico di Biadene e Pederiva, il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, ha espresso la propria posizione in merito.
Di Mirko Aglianò
Così il primo cittadino: “È diritto sacrosanto di chiunque manifestare, tuttavia credo che le soluzioni non si trovino con i flash mob, ma nelle sedi opportune. Invito pertanto le minoranze a non strumentalizzare questa situazione, che merita serietà e responsabilità”, ha dichiarato Adalberto Bordin.
Il sindaco ha ribadito come sia interesse primario dell’amministrazione chiudere il cantiere nel più breve tempo possibile, nel rispetto di genitori, studenti e studentesse coinvolti. “Abbiamo una responsabilità morale verso le nuove generazioni”, ha aggiunto, sottolineando gli sforzi del Comune per garantire scuole sicure e moderne, in linea con le esigenze educative attuali e future.
Per dimostrare l’impegno concreto dell’amministrazione, Bordin ha ricordato alcuni recenti interventi di riqualificazione portati a termine con successo, tra cui la Palestra Bergamo Saccardo, adeguata dal punto di vista sismico, la ristrutturazione della Palestra Marconi, e l’inaugurazione (che avverrà la prossima settimana) dell’asilo nido San Pio X. “Tutti cantieri che non hanno dato problemi”, ha evidenziato il sindaco, assicurando che il Comune continuerà a monitorare la situazione del plesso unico e ad agire nell’interesse della comunità e delle nuove generazioni.
Tag: flash mob, sindaco Last modified: Febbraio 16, 2025
