Treviso ( sabato 6 aprile 2024) – Era il 7 aprile del 1944 quando Treviso fu la protagonista del memoriale tragico bombardamento della città nel mezzo del secondo conflitto mondiale. Una memoria sottoscritta nei trevigiani , tanto da suscitare profonde riflessioni su quanto sia importante la pace.
di Domizia Di Crocco
Sono passati tanti anni, in particolare 80 anni e come ogni anno non manca il memoriale della Regione Veneto, qui rappresentata da Luca Zaia a ricordare le vittime e confrontarsi sul valore autentico di questo anniversario per via del dramma delle guerre che fanno da cassa di risonanza dal mondo con scene di distruzione e morte, ancora oggi, purtroppo
Dal bombardamento aereo del 7 aprile 1944 ci fu un bilancio impressionante: 1.600 morti, di cui 123 furono bambini, con feriti e sfollati, oltre alla distruzione di numerosi edifici e opere di inestimabile valore. Treviso, divenne il simbolo delle città venete colpite dai bombardamenti perché è stata completamente rasa al suolo.
Treviso si è distinta perché dopo i giorni dell’orrore ,e tutto il Veneto si sono stretti nella solidarietà e la determinazione nel ricostruire. Uno spirito che nel tempo ha determinato un periodo di pace e prosperità autentico, portando la Regione ad essere considerata uno dei distretti produttivi più importanti dell’economia mondiale.
Zaia rimarca i focolai di guerra in tutto il mondo, tra questi l’Ucraina e il Medio Oriente. I Veneti continuano ad invocare il messaggio che da secoli si legge nella bandiera, unica al mondo su cui vi è iscritto la parola ‘Pace‘. Un sentimento, autentico dei veneti che viene sventolato ogni anno con l’anniversario rivolto a tutti i trevigiani caduti e ai loro familiari.
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