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L’etere per Nikola Tesla: un uomo dalle visioni rivoluzionarie sull’energia e lo spazio

Nikola Tesla, scienziato visionario e uno dei più grandi inventori e ingegneri della storia, è noto non solo per le sue straordinarie invenzioni pratiche, ma anche per le sue idee rivoluzionarie riguardo all’elettricità, al magnetismo e a un concetto che lui stesso chiamava “etere“. Negli ultimi decenni dell’Ottocento e i primi del Novecento, Tesla ha proposto teorie che sfidavano la comprensione scientifica dell’epoca, aprendo nuove prospettive sulla natura dell’universo e sull’elettricità stessa.

di Francesco Catania

Di Nikola Tesla si dice che nella solitudine dei suoi pensieri cadesse in una sorta di trance, in cui riusciva a visualizzare nella mente con una chiarezza disarmante, progetti e disegni industriali non ancora inventati e di difficoltà elevatissime. Era come se venisse guidato da una fonte esterna per le sue intuizioni, quasi un collegamento con un sapere illimitato dal quale lui attingeva, quasi inconsapevolmente. Successivamente, il suo genio era in grado di riordinare queste informazioni e sviluppare progetti industriali e iper-tecnici con la consapevolezza di chi ha gettato uno sguardo nel futuro.

Inoltre, l’uomo Nikola Tesla, era totalmente ossessionato dai numeri, tanto che lui stesso raccontò in diverse interviste come le sue giornate fossero scandite dai numeri di mattonelle dispari che ossessivamente contava lungo la strada che percorreva per le sue passeggiate, o l’esatto numero di passi che lo separavano da casa al parco dove soleva andare a distrarsi nei pomeriggi newyorkesi. Il personale dell’hotel dove Tesla dimorava, raccontò in più di un’occasione delle sue strambe richieste, come quella per cui ogni mattina lo scienziato si facesse recapitare direttamente in camera l’esatto numero di 18 asciugamani, o la profonda ossessione per il numero 3 che si manifestava anche nelle sue ordinazioni di cibo e che l’inventore consumava rigorosamente solo, in camera d’hotel.

Inoltre, Nikola Tesla, aveva una profonda ossessione per i piccioni, forse derivatagli dai suoi ricordi d’infanzia nel villaggio di Smiljan in Croazia, dove era nato. Questa ossessione era tanto grande da portarlo a costruire una voliera sul tetto dell’hotel dove alloggiò sino alla sua morte. I volatili pare fossero le uniche creature con le quali Tesla si sentisse veramente a suo agio, tanto da curarli e accudirli sino alla sua dipartita.

 

L’Etere come mezzo trasmissivo

Una delle concezioni fondamentali di Tesla riguardava l’esistenza di un medium sottile, l’etere, che permeava tutto lo spazio. Contrariamente alle idee prevalenti dell’epoca, Tesla non vedeva l’etere come un semplice vuoto, ma come un mezzo che avrebbe permesso la trasmissione di energia elettrica senza l’uso di fili. Secondo Tesla, questo etere avrebbe svolto un ruolo cruciale nel funzionamento di diverse invenzioni elettriche.

Nella prima fase della sua carriera, Nikola Tesla si dedicò a ricerche innovative, ma accettabili dal sistema, che si rivelarono proficue e immediatamente pratiche. Tuttavia, nella seconda parte della sua vita, il geniale inventore si immerse in studi di portata ben più elevata, capaci di sconvolgere gli equilibri del mondo. Durante questi anni cruciali, Tesla aprì porte mai esplorate prima e fece scoperte sorprendenti, tra cui l’enigmatico concetto di “etere”.

L’epoca delle sue ricerche sull’elettricità si svolse in un periodo in cui le teorie di fisici come Michelson e Morley, insieme alla nuova teoria della relatività di Albert Einstein, avevano messo in discussione l’esistenza dell’etere. Tuttavia, Tesla, attraverso esperimenti pionieristici, fece emergere una sostanza chiamata “etere”, che ritenne pervadesse l’intero universo e potesse essere sfruttata per fornire energia in modo illimitato e istantaneo.

Le sue scoperte avvennero in un contesto in cui i colleghi seguivano un approccio accademico basato su ciò che era già scritto nei libri di testo. Tesla, al contrario, adottava un metodo sperimentale radicale, esplorando la realtà attraverso una serie di esperimenti approfonditi. Questo approccio lo portava a registrare minuziosamente tutti i risultati, inclusi quelli che contraddicevano le teorie esistenti, differenziandosi così dalla pratica comune degli altri scienziati.

La divergenza di approccio tra Tesla e i suoi contemporanei derivava dalla volontà di Tesla di esplorare la realtà in modo più diretto e imparziale, piuttosto che basarsi esclusivamente sui calcoli dei predecessori. Mentre i suoi colleghi cercavano di perpetuare il sapere esistente, Tesla desiderava spingersi oltre, sfruttando le osservazioni dirette dei fenomeni naturali.

La gabbia di Faraday utilizzata dallo scienziato di origini serbe

L’epoca degli esperimenti rivoluzionari negli Usa

Durante i suoi esperimenti a Colorado Springs e Long Island, Tesla formulò l’ipotesi sull’etere, una sostanza che, se stimolata correttamente, avrebbe potuto fornire energia liberamente. Utilizzando il suo “trasmettitore di amplificazione”, Tesla tentò di trasmettere energia senza fili, creando un sistema in cui la Terra stessa avrebbe risuonato elettricamente, permettendo la trasmissione e la ricezione di energia su vasta scala.

Uno degli aspetti più noti delle teorie di Tesla riguarda la sua convinzione nella possibilità di sfruttare l’energia libera dall’etere per alimentare dispositivi elettrici. L’idea era quella di creare una specie di “oceano energetico” da cui attingere energia senza bisogno di fonti di combustibile tradizionali. Tesla ha lavorato su progetti come la Wardenclyffe Tower, un’ambiziosa struttura che intendeva utilizzare l’etere per trasmettere energia a distanze considerevoli.

Nonostante alcuni successi, Tesla si scontrò con i magnati dell’energia del suo tempo, che non vedevano di buon occhio il suo metodo senza fili, minacciando così i loro profitti basati su sistemi più tradizionali. Tagliati i finanziamenti, Tesla trascorse il resto della sua vita a riflettere sugli esperimenti passati e a sviluppare teorie rivoluzionarie legate all’esistenza dell’etere e all’estrazione di energia da essa.

Purtroppo, Tesla non lasciò articoli accademici sulla questione dell’etere, ma le sue osservazioni, annotate su diari e appunti, sono oggi il punto di partenza per gli scienziati che cercano di continuare la sua ricerca sull’energia libera e sviluppare modelli teorici basati sulle sue intuizioni pionieristiche.

 

Conflitto con le teorie di Maxwell

Le teorie di Tesla sull’etere hanno portato a un certo conflitto con le idee accettate di James Clerk Maxwell sulla teoria elettromagnetica. Mentre Maxwell vedeva l’elettromagnetismo come onde che si propagano attraverso campi elettrici e magnetici, Tesla sosteneva che l’elettricità potesse fluire direttamente attraverso l’etere. Questo disaccordo ha creato tensioni nella comunità scientifica dell’epoca.

Nonostante molte delle teorie di Tesla sull’etere non siano state scientificamente validate e abbiano incontrato scetticismo, alcune delle sue idee hanno trovato eco nel mondo moderno. Ad esempio, alcune correnti della fisica teorica hanno proposto concetti simili a quelli dell’etere di Tesla, considerando l’idea di un medium sottile che permea lo spazio.

L’eredità di Tesla non è solo nella sua visionarietà scientifica, ma anche nella sua audacia nel mettere in discussione le convinzioni dominanti del suo tempo. Il dibattito sull’elettricità, l’etere e le teorie di Tesla continua a ispirare e stimolare la riflessione su nuovi orizzonti scientifici. Alcune delle sue intuizioni più significative sono ancora al vaglio della comunità scientifica, perchè innovative e originali ancora a distanza di un secolo. Lo scienziato e inventore Nikola Tesla, più di ogni altro, è riuscito a gettare uno sguardo intimo verso l’umanità del futuro, in alcuni casi intuendo con largo anticipo le problematiche relative alle fonti esauribili di energia, l’inquinamento e la conquista dello spazio, come soluzione all’inaridimento vitale di questo pianeta chiamato “casa”.

La Wardenclyffe Tower
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Last modified: Marzo 13, 2024
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