Nella provincia di Treviso, le donne pensionate percepiscono una media di 883 euro lordi, situandosi appena al di sotto della media nazionale di 904 euro. Contemporaneamente, gli uomini nella stessa area godono di una pensione media di circa 1854 euro, superiore alla media nazionale di 1772 euro. Questi dati salienti sono emersi durante la presentazione del rendiconto sociale 2022 dell’INPS di Treviso, celebrato con un convegno presso l’auditorium della Cgil di Treviso in occasione del 125esimo anniversario dalla fondazione dell’ente di previdenza sociale.
La disparità di genere nelle pensioni è stata sottolineata dal presidente del consiglio di indirizzo dell’INPS, Roberto Ghiselli. Mentre le pensioni degli uomini superano la media nazionale nella provincia di Treviso, quelle delle donne risultano leggermente inferiori. Ghiselli attribuisce questa differenza alle dinamiche dell’attività economica femminile nella provincia, spesso inserite in settori con margini ridotti e retribuzioni inferiori.
Le prospettive future prevedono un aumento dell’incidenza delle pensioni sul PIL, proiettandosi dal 16 al 17% entro il 2040. Questo fenomeno è influenzato anche dall’inverno demografico in corso. Tuttavia, nonostante le sfide demografiche, la provincia di Treviso ha evidenziato una crescita economica positiva nel 2022 rispetto all’anno precedente, con indicatori occupazionali ed economici favorevoli, pur registrando un tasso di crescita leggermente inferiore rispetto al resto d’Italia.
Filippo Pagano, direttore regionale dell’INPS, ha confermato che Treviso mantiene una condizione economica positiva anche nel primo semestre del 2023, sebbene con un tasso di crescita leggermente più contenuto rispetto al resto del Veneto. Pagano ha enfatizzato l’importanza della collaborazione tra Comuni e istituzioni per stimolare la ripresa economica nella Marca.
L’indagine condotta dall’INPS ha evidenziato una significativa diminuzione nel settore degli artigiani e commercianti nella provincia di Treviso. Questo calo non è limitato al numero di aziende, ma coinvolge anche il numero di titolari e collaboratori, probabilmente influenzati dagli impatti della pandemia e dalle difficoltà economiche generalizzate.
Il convegno si è chiuso con un appello a “sapere tutto, capire di più”. Si è sottolineato che l’INPS eroga diversi servizi poco noti al di fuori degli addetti ai lavori, i cosiddetti “diritti inespressi”. Paolino Barbiero, presidente del comitato provinciale dell’INPS, ha evidenziato la necessità di risorse finanziarie per sostenere questi servizi e ha invitato il governo a investire in questo settore. Tra i dati allarmanti, è emerso un tasso di disoccupazione che ha superato il 5% nella provincia di Treviso.
Articolo di Leonardo Miraglia
Last modified: Dicembre 2, 2023