Treviso (martedì, 18 febbraio 2025) — Hanno sfruttato la loro posizione di dipendenti della Circet, un’azienda operante nel settore delle telecomunicazioni. Così quattro individui avrebbero simulato interventi di manutenzione sui tralicci di una nota compagnia telefonica, sottraendo da remoto unità radio e lasciando senza linea le aree servite dai ripetitori manomessi.
Di Mirko Aglianò
L’indagine ha portato la Procura di Treviso a procedere contro quattro soggetti, i quali dovranno rispondere delle ipotesi di reato di furto aggravato e interruzione di pubblico servizio, con l’aggravante del danno patrimoniale di rilevante entità. I quattro indagati sono: Massimiliano Crocchianti, cinquantottenne di Terni; Catalin Toperter, cinquantuno anni, residente nel Padovano; Andrea Fontana, quarantasette anni, originario di Colleferro (RM) e residente a Villafranca Padovana; Alexandru Necsanu, trentaseienne, residente in quel di Bolzano Vicentino.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i quattro avrebbero messo a segno quasi quaranta furti tra le province di Treviso, Pordenone, Venezia, Vicenza, Verona, Gorizia, Trento e Ravenna, lasciando di volta in volta in blackout le linee telefoniche delle aree servite dai ripetitori danneggiati. L’attività illecita sarebbe iniziata nel luglio 2022 e si sarebbe protratta fino al gennaio 2023. I soggetti coinvolti, travestiti da tecnici autorizzati, avrebbero sottratto le cosiddette “Rru” (unità radio da remoto), tagliando i cavi di connessione tra gli apparati e le antenne. In ciascun episodio criminoso sarebbero state prelevate da tre a sei unità, che venivano poi caricate su un furgone e trasportate a Roma per essere successivamente inviate in Turchia e, da lì, fino in Georgia. Uno dei carichi, destinato all’Est Europa, è stato intercettato dai Carabinieri presso l’aeroporto di Milano Linate, confermando l’esistenza di un traffico illecito di apparecchiature tecnologiche.
Gli indagati, difesi d’ufficio dall’avvocato Luigi Torrisi, avrebbero agito indisturbati, poiché la loro presenza sui tralicci non destava sospetti grazie all’abbigliamento tecnico e all’apparente legittimità delle operazioni. Le anomalie nel segnale telefonico hanno insospettito la compagnia telefonica, che ha segnalato alle autorità la frequente interruzione delle comunicazioni in alcune zone. Dai primi sopralluoghi è emerso che i guasti non erano riconducibili a normali malfunzionamenti, bensì a interventi non autorizzati eseguiti da soggetti estranei alla società.
L’attività investigativa ha evidenziato un totale di ventuno blackout nel 2022 e sei nel 2023. In altre dieci occasioni, i furti delle apparecchiature non hanno provocato danni alla linea, ma sono stati comunque registrati tentativi di manomissione nei tralicci. La Procura di Treviso è ora in procinto di formalizzare la richiesta di rinvio a giudizio per i quattro indagati.
Tag: furto, tralicci Last modified: Febbraio 18, 2025