Written by 8:23 am Treviso, Cronaca

Conclusa la vicenda giudiziaria di Maria Rosaria Castigliola

Treviso, 19 giugno 2024 – Maria Rosaria Castigliola ha risolto le sue questioni legali ottenendo dal giudice un programma di messa alla prova, che prevede 60 ore di lavoro di pubblica utilità presso un ente. A gennaio, il giudice Gianluigi Zulian verificherà l’adempimento di tale programma e, se completato, il reato sarà dichiarato estinto.

di Daniele Hemmanuel Pitzalis

Maria Rosaria Castigliola, quarantenne originaria di Napoli ma residente in provincia di Udine, era la capotreno di un convoglio che transitò vicino al corpo di Marco Cestaro, un diciassettenne trovato agonizzante accanto ai binari ferroviari di Lancenigo il 13 gennaio 2017. Marco morì tre giorni dopo in ospedale a Treviso. La capotreno fu accusata di omissione di soccorso e durante il processo ha risarcito la famiglia del ragazzo con 6.000 euro.

La Procura ha ipotizzato che Cestaro si sia suicidato gettandosi sotto un treno. Circa venti minuti dopo, un altro treno regionale passò e individuò il corpo. La capotreno fermò il convoglio e, dopo aver comunicato con la stazione, ripartì senza verificare le condizioni del ragazzo, causando un ritardo nei soccorsi di circa 40 minuti e dando l’allarme alla Polizia Ferroviaria solo alle 18:30.

La Procura di Treviso ha attribuito la morte del giovane a un gesto autolesionistico. Il macchinista di un treno passato alle 18:05 sentì un colpo ma non fermò il treno. Quando i soccorritori del Suem arrivarono, Cestaro era ancora vivo ma in condizioni disperate. Ricoverato al Ca’ Foncello di Treviso, morì tre giorni dopo a causa delle gravi ferite riportate. Le indagini, durate oltre due anni, non hanno trovato elementi sufficienti per sospettare l’intervento di terzi, come spiegato dal pubblico ministero Andreatta.

La madre di Cestaro non ha mai accettato le conclusioni della Procura. Prima della morte del figlio, aveva perso il marito in circostanze simili sulla stessa tratta ferroviaria. Per ricordare il figlio, sette anni dopo la tragedia, Anna Catterin ha pubblicato su Facebook foto scioccanti del figlio morto, definendo la situazione una “in-giustizia italiana”.

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Last modified: Giugno 19, 2024
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