L’episodio avvenuto venti giorni fa sulla linea Conegliano-Pieve di Soligo continua a destare preoccupazione e indignazione, in particolare per il coro agghiacciante di insulto sessista rivolto alla conducente donna. Stefano Bergamin, vicesegretario della Fit Cisl Belluno Treviso e leader della Rsu dell’azienda di trasporto pubblico locale, ha condannato fermamente l’atto, sottolineando la gravità della violenza, sia verbale che fisica, nei confronti dei lavoratori e, in questo caso, delle donne conducenti.
di Francesco Catania
Bergamin ha espresso solidarietà alla conducente colpita dall’ingiuria sessista, evidenziando che gli episodi del genere sono del tutto inaccettabili. Nel sottolineare il ruolo encomiabile svolto dalle donne autiste, che costituiscono il 10% degli autisti di Mom, ha dichiarato che tali atti non devono essere tollerati.
Purtroppo, ha sottolineato Bergamin, non si tratta di un caso isolato. Ha ricordato un episodio simile avvenuto il 2 giugno, all’avvio della tratta estiva Treviso-Jesolo, in cui un’altra autista è stata pesantemente insultata con offese sessiste. Anche le agenti accertatrici durante i controlli di routine all’interno dei mezzi sono spesso nel mirino di tali comportamenti inaccettabili.
Il sindacato ha sollecitato la direzione di Mom a rafforzare la sicurezza sugli autobus attraverso l’impiego di vigilantes, soprattutto sulle linee e nelle zone più a rischio. Bergamin ha specificato che le stazioni di Conegliano, Pieve di Soligo e la stazione di Lungosile Mattei a Treviso, spesso identificata come il “Bronx”, richiedono un maggiore presidio per garantire la sicurezza degli autisti e degli utenti. Attualmente, Mom ha attivato sette vigilantes, ma Bergamin ha sottolineato che l’azienda, seppur facendo del suo meglio, non può sostituirsi alle autorità preposte all’ordine pubblico.
Il sindacato continua a sollecitare le autorità competenti, a partire dal prefetto e dal questore, affinché intensifichino la presenza delle forze dell’ordine nelle stazioni e sui mezzi pubblici. Bergamin ha evidenziato che questa azione è cruciale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e tranquillo per i lavoratori del trasporto pubblico locale.
Il sindacato chiede un intervento immediato delle autorità per affrontare e prevenire situazioni di violenza verbale e sessista nei confronti dei lavoratori, in particolare delle donne autiste, sottolineando l’importanza di creare un ambiente di lavoro rispettoso e protetto per tutti.