Il gruppo trevisano chiude il 2022 con un bilancio straordinario: 300 milioni di fatturato (+20% rispetto al 2021), Ebitda a 19,5 milioni (+15%) e utile netto a 11 milioni. Un successo trainato dalla diversificazione del business, con particolare focus sulla manutenzione straordinaria abitativa (+22%) e sugli appalti pubblici (+4%).
di Daniele Hemmanuel Pitzalis
Nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime, il gruppo ha saputo cogliere le opportunità offerte dai decreti di aiuti alle imprese. Marta Carron, vicepresidente del gruppo, guarda con fiducia al futuro: “Puntiamo ad una crescita del fatturato con una ricerca sempre più ‘ossessiva’ di miglioramento della redditività di ogni commessa”.
Tra i progetti di punta del 2023: l’ampliamento di Bulgari Gioielli a Valenza, la realizzazione di un innovativo albergo “carbon free” a Campo Tures e la riqualificazione delle Torri dell’Eur a Roma.
Carron guarda con ottimismo al 2023, prevedendo una crescita del fatturato e un portafoglio lavori in linea con quello dell’anno scorso (circa 900 milioni). Nonostante l’aumento dei tassi d’interesse che potrebbe frenare il settore immobiliare, il gruppo è fiducioso grazie alla sua solidità finanziaria e alla diversificazione del business.
Tra le sfide per il futuro: la ricerca di nuove commesse in settori ad alta crescita, come le infrastrutture e la riqualificazione energetica, e la continua innovazione tecnologica per rimanere all’avanguardia nel mercato delle costruzioni.
Last modified: Maggio 10, 2024