Written by 9:00 am Treviso, Attualità

Aumento dei casi di pertosse in Veneto: monitoraggio e prevenzione in corso

In Veneto si registra un aumento dei casi di pertosse rispetto agli anni passati. Questo incremento si riscontra anche a livello nazionale e in altri paesi europei. La direzione prevenzione della Regione Veneto sta quindi seguendo attentamente l’evoluzione della situazione.

di Daniele Hemmanuel Pitzalis

«Il problema è sotto controllo e viene affrontato con rigore scientifico, prestando particolare attenzione alle categorie più a rischio», ha dichiarato Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità. «Dal 1° gennaio al 31 maggio 2024, in Veneto sono stati notificati 643 casi di pertosse. La maggior parte dei casi riguarda bambini fino a 14 anni (553). I casi gravi che hanno richiesto il ricovero ospedaliero sono stati 26: di questi, 20 riguardavano bambini sotto i 9 mesi non ancora completamente vaccinati e 4 bambini più grandi non in regola con il calendario vaccinale. Dai dati emerge che i neonati con forme gravi sono nati da madri non vaccinate durante la gravidanza. Inoltre, si sono verificati 16 casi in persone oltre i 65 anni».

La pertosse è una malattia infettiva con fasi di bassa diffusione e periodi di picchi. I sintomi possono essere lievi o assenti, ma la malattia può manifestarsi con quadri clinici gravi, specialmente nei bambini piccoli (6-12 mesi) o in soggetti con condizioni di rischio come immunocompromessi, persone con patologie croniche dell’apparato respiratorio e anziani.

La prevenzione della pertosse in Veneto si basa su tre interventi gratuiti:

  1. Vaccinazione delle donne in gravidanza: Preferibilmente tra la 27° e la 36° settimana, questa vaccinazione fornisce al neonato anticorpi che lo proteggeranno per i primi due mesi di vita.
  2. Vaccinazione del neonato: A partire dal secondo mese di vita, per proteggerlo nei mesi successivi.
  3. Richiami periodici per adulti: Specialmente per soggetti con patologie respiratorie, immunocompromessi e anziani.

Le donne in gravidanza possono vaccinarsi presso i Servizi Vaccinali delle ULSS con accesso prioritario e agevolato. I genitori dei neonati ricevono una lettera di invito per iniziare le vaccinazioni dell’infanzia, con la data e la sede del primo appuntamento già indicata. È importante che anche altre persone effettuino richiami vaccinali periodici: bambini a 5 anni e adolescenti a 14 anni ricevono un invito dall’ULSS via posta, mentre gli adulti devono programmare autonomamente la vaccinazione ogni 10 anni, utilizzando lo stesso vaccino che funge da richiamo anche per il tetano.

Per maggiori informazioni, si può consultare il sito web della propria ULSS o rivolgersi al Servizio vaccinale, al ginecologo, all’ostetrica, al pediatra o al proprio medico curante.

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Last modified: Giugno 7, 2024
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