Written by 6:26 am Treviso, Sport

Assoluzione per il nuotatore azzurro M.B.: utilizzò accidentalmente una sostanza vietata

La difesa sostiene l’errore innocente nel ricorso a uno spray nasale vietato dal regolamento
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In data odierna, 28 febbraio, il nuotatore azzurro M.B., precedentemente in forza al Rana Azzurra di Conegliano, è stato assolto dall’accusa di aver utilizzato uno spray nasale contenente tuaminoeptano, una sostanza vietata agli atleti. La difesa, guidata dall’avvocato Francesco Foltran, ha sostenuto che si trattasse di un semplice errore, forse causato da una superficialità nell’approccio all’uso del decongestionante.

di Francesco Catania

Il giovane atleta coneglianese, 31 anni, è stato assolto dall’accusa di aver commesso il fatto, nonostante la richiesta del pubblico ministero di una condanna a 3 mesi di reclusione. Nel maggio del 2018, anno in cui è avvenuto il controllo a sorpresa, M.B. era stato sospeso per sei mesi dalla Prima Sezione del Tribunale Antidoping, poiché la sostanza presente nello spray era considerata vietata. All’epoca, il nuotatore, allora 26enne e affiliato alla società “Rana Azzurra” di Conegliano, fu segnalato dai carabinieri del Nas alla Procura di Treviso.

Il giovane atleta, partecipante ai campionati del Mondo Masters a Budapest nel 2017, dichiarò di non essere a conoscenza della proibizione della sostanza e che il medicinale non riportava alcuna controindicazione per gli sportivi. Tuttavia, il tuaminoeptano è noto anche per le sue proprietà stimolanti, in grado di aumentare la produzione di noradrenalina, provocando reazioni fisiologiche quali l’accelerazione della frequenza cardiaca e un aumento del flusso sanguigno ai muscoli.

L’atleta, positivo al tuaminoeptano durante il controllo antidoping, ricevette una sospensione e affrontò complicazioni legali, con la Procura di Treviso che emise un decreto penale condannandolo al pagamento di 4.500 euro in sostituzione di due mesi di reclusione. Tuttavia, M.B., certo della propria innocenza, oppose resistenza a tale decisione.

La sentenza odierna ha dunque assolto l’atleta dalle accuse mosse nei suoi confronti, sottolineando la natura accidentale e inconsapevole dell’errore commesso nel tentativo di alleviare fastidi derivanti da una forma di allergia primaverile.

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Last modified: Febbraio 29, 2024
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