Written by 7:10 am Treviso, Cronaca

Addio al celibato oneroso: si traveste da Gesù ma gli fanno una multa di 200 euro e gli sequestrano la croce

Immagine generata dall’AI

JESOLO (mercoledì 5 giugno 2024) – L’idea di un gruppo di ragazzi della provincia di Treviso di travestire lo sposo da Gesù durante un addio al celibato ha suscitato polemiche, soprattutto tra i vigili di Jesolo. Ciò che doveva essere un momento goliardico si è trasformato in una multa di 200 euro e nel sequestro della croce.

di Francesco Catania

La Polizia Locale è intervenuta dopo una segnalazione, ritenendo l’atto irriverente e blasfemo, conforme alle norme del regolamento di polizia urbana che vietano comportamenti contrari alla pubblica decenza e al buon costume, soprattutto in contesti pubblici.

Secondo l’Articolo 21 del regolamento, vietare addii al celibato o altri festeggiamenti comportanti atteggiamenti volgari o offensivi è una prassi per preservare la convivenza e il decoro sociale. Ogni partecipante rischia sanzioni amministrative da €25,00 a €500,00, con possibilità di pagamento ridotto a €100,00.

Nel regolamento, infatti, all’Articolo 21, Atti contrari alla pubblica decenza, al buon costume e ai culti religiosi, si legge:

E’ vietato a chiunque, in tutto il territorio comunale, in luogo pubblico e/o aperto al pubblico, compiere atti o tenere comportamenti contrari alla pubblica decenza nonché offendere il buon costume, in spregio ai criteri di convivenza e di decoro da osservarsi nei rapporti sociali, come partecipare ai cosiddetti addii al celibato/nubilato, feste di laurea o altre occasioni di festeggiamenti, tenendo atteggiamenti volgari ed offensivi per l’abbigliamento indossato e/o per gli oggetti esibiti (ad es. simboli sacri, oggetti raffiguranti attributi maschili e/o femminili ecc.), così provocando disapprovazione e disgusto in coloro che vi assistono.

Ciascuno dei partecipanti soggiace alla sanzione amministrativa prevista in forza di quanto stabilito dall’art. 5 della legge 689/81 in materia di concorso di persone.

Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è punito ai sensi dell’art. 7 bis del D.Lgs. n. 267/00, con la sanzione amministrativa da € 25,00 a € 500,00, da pagarsi all’atto dell’accertamento, nelle mani dell’agente o entro 60 giorni dalla contestazione o notifica degli estremi della violazione. L’importo per il pagamento in misura ridotta della violazione è determinato in € 100,00″.

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Last modified: Giugno 5, 2024
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