Giovedì scorso, è stata posta la prima pietra per la Casa della Comunità ad Asolo, un progetto ambizioso che trasformerà l’ex ospedale in un hub sanitario di prossimità. Con una cerimonia che ha visto la presenza del sindaco Mauro Migliorini, del direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi e dell’assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, l’evento ha segnato un passo importante verso l’offerta di servizi sanitari più accessibili alla comunità.
L’ex ospedale di Asolo, chiuso nel 1989-90, sarà ora ristrutturato e riadattato per ospitare la Casa della Comunità, un centro completo di assistenza sanitaria territoriale.
di Francesco Catania
Il sindaco Mauro Migliorini ha sottolineato l’importanza simbolica e pratica di questo progetto, affermando: “Oggi facciamo un gesto simbolico ma estremamente importante: grazie all’azione della Regione Veneto e dell’Ulss 2, una parte dell’ex ospedale tornerà a essere usufruibile non solo dai cittadini di Asolo ma anche dell’intero territorio dell’Asolano e della Pedemontana.”
La Casa della Comunità avrà l’obiettivo di offrire servizi diversificati in un’unica sede, con uno spazio unico di accoglienza, sala d’attesa, punti prelievi, 15 ambulatori, locali per servizi di diagnostica di base, una sala polivalente e uffici. Il progetto mira a concentrare tutti questi servizi in un unico punto, semplificando l’accesso e migliorando l’efficienza per i cittadini.
Il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, ha sottolineato l’importanza di avere un punto di riferimento nel territorio per la medicina generale e specialistica. Ha affermato: “È fondamentale avere nel territorio un punto di riferimento importante sia di medicina generale ma soprattutto per il cittadino che trova un luogo dove trova una serie di servizi, specialisti, medici di famiglia e trova anche l’infermiere di famiglia che può seguire il percorso dalla prevenzione fino alla cura.”
Il progetto della Casa della Comunità di Asolo coinvolge una porzione di 900 mq al piano terra dell’edificio esistente. Il costo complessivo dell’opera è di 2 milioni e 300mila euro, di cui 1.586.139,04 euro destinati ai lavori. La somma è in gran parte coperta dai fondi Pnrr (Missione 6 – Salute; Componente 1 – Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale) per un importo di 1 milione e 830mila euro. I restanti 470mila euro provengono da fondi FSR/GSA (Fondo Sociale Regionale/Gestione Sanitaria Accentrata) tramite la Regione Veneto. I lavori, affidati all’impresa appaltatrice I.Tec. Costruzioni Generali Srl di Villa del Conte (PD), avranno una durata di 345 giorni, con l’apertura prevista per marzo 2025.
La cerimonia della posa della prima pietra è stata simbolicamente rappresentata dall’affissione di una targa, benedetta dal Parroco di Asolo e Pagnano mons. Giuseppe Minto. L’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa nel contesto delle 17 Case della Comunità previste nell’Ulss 2 Marca Trevigiana, sottolineando il ruolo cruciale di tali strutture come presidi territoriali per una popolazione che vive più a lungo, richiedendo una maggiore assistenza e accompagnamento. La ristrutturazione dell’ex ospedale è un passo significativo verso la creazione di un hub sanitario moderno, efficiente ed accessibile, offrendo un nuovo modello di servizio sanitario integrato per la comunità locale.