La vicenda legata alla misteriosa morte di Bledar Dedja, cittadino albanese di 39 anni trovato ucciso in un boschetto a Paderno del Grappa, si infittisce mentre gli investigatori si concentrano sulla sua presunta “doppia vita”. I dettagli emergono mentre il 12 febbraio il Ris di Parma inizierà gli esami sulla macchina della vittima e sui vestiti ritrovati sul luogo del delitto, cercando di gettare luce su un caso avvolto nel mistero. Si sospetta che Dedja avesse una vita segreta, e gli investigatori sono sulle tracce di prove che possano confermare tale ipotesi. Due telefoni cellulari, di cui uno sarebbe stato utilizzato per appuntamenti clandestini, sono al centro delle indagini. Il secondo telefono, di proprietà di Dedja e sconosciuto alla maggior parte delle persone, sta ora subendo esami approfonditi nel tentativo di svelare dettagli cruciali che potrebbero aiutare a risolvere il giallo.
di Francesco Catania
Il procuratore Barbara Sabattini confida nella possibilità che questo cellulare contenga indizi importanti e confermi i sospetti della Procura, che avrebbe già restringito la cerchia dei sospettati. L’ipotesi principale è che Dedja avesse un appuntamento con il suo assassino, un incontro “particolare” che avrebbe cercato di mascherare, dichiarando di doversi incontrare con degli amici. La Procura crede che il 39enne avesse ricevuto un messaggio “esca” che lo avrebbe attirato nell’imboscata mortale. Il cellulare risulta essere protetto da un codice pin, e gli investigatori hanno incaricato un esperto di sbloccarlo nella speranza di trovare risposte chiave. Emergono anche dettagli sulla presunta consapevolezza della moglie di Dedja riguardo alla sua vita segreta. Circa due anni fa, sembrerebbe che la moglie avesse ingaggiato un investigatore privato per scoprire la verità. Da quel momento, i rapporti coniugali sembrano essersi raffreddati. La famiglia e gli amici, ora alla ricerca della verità, vogliono capire cosa abbia portato alla tragica fine di Bledar Dedja e quali segreti si celassero dietro la sua apparentemente tranquilla esistenza.