L’approvazione economica della Superstrada Pedemontana Veneta è stata oggetto di approfondita analisi da parte dei consiglieri regionali Arturo Lorenzoni e Andrea Zanoni, i quali hanno risposto con decisione alle affermazioni della collega Silvia Rizzotto. La questione in discussione riguarda l’eventuale buco di bilancio futuro dell’opera, un argomento sul quale i due consiglieri esprimono posizioni nette e dettagliate.
Lorenzoni e Zanoni, con meticolosa precisione, affermano: “Abbiamo dedicato tempo a esaminare attentamente ogni pagina del Piano economico-finanziario relativo alla Superstrada Pedemontana Veneta, e desideriamo sottolineare che non è prospettata alcuna perdita in alcun momento futuro.” Le loro parole rispondono direttamente alle affermazioni di Rizzotto, la quale aveva anticipato la sua convinzione che l’opera non avrebbe generato deficit nel bilancio. Tuttavia, i consiglieri portano avanti il proprio ragionamento, accusando Rizzotto di sostenere con ostinazione un’infrastruttura che, secondo loro, avrebbe causato “perdite ingenti alle casse dei veneti” per ben trentanove anni. I due sottolineano l’effetto potenzialmente devastante che tali perdite potrebbero avere sul bilancio regionale, con possibili ripercussioni sulla già compromessa sanità veneta. Lorenzoni e Zanoni mettono in luce un’importante questione: se le prospettive avessero incluso una perdita di bilancio per nove anni, la Corte dei Conti di Roma avrebbe con ogni probabilità bloccato l’operazione. Tale scenario avrebbe creato un vuoto finanziario di notevoli proporzioni a carico dello Stato. Gli stessi consiglieri sottolineano che, per evitare perdite, sarebbe necessario un aumento del flusso veicolare superiore al 70%, equivalente almeno al 500%. La discussione si intensifica quando Lorenzoni e Zanoni invitano Rizzotto a esaminare attentamente i documenti relativi al traffico medio giornaliero sulla strada. Contestando le affermazioni di Rizzotto, i due consiglieri sostengono che la sua visione ottimistica non trova riscontro nei dati concreti. La critica dei consiglieri si focalizza anche sulla gestione passata dell’opera, individuando un accordo del 2017 che avrebbe trasferito il rischio di impresa dal settore privato alle casse regionali. Lorenzoni e Zanoni concludono la loro posizione con una richiesta diretta alla Giunta regionale, chiedendo una chiara strategia per affrontare le potenziali difficoltà finanziarie che si profilano all’orizzonte. Mettono in evidenza l’urgenza di una risposta, suggerendo che l’intera comunità veneta debba contribuire economicamente alla soluzione di questa situazione.
Tag: autostrada, polemiche Last modified: Agosto 7, 2023