Treviso (Martedì, 8 Aprile 2025) — Da un asilo del Comune di Oderzo in Provincia di Treviso, sono partite 70 telefonate di emergenza da uno smartwatch, riuscendo ad intasare i centralini dei Carabinieri e degli operatori del Suem. L’autore del gesto è un bambino di 4 anni.
di Melania Pulizzi
Sembra assurdo, ma è proprio così: l’orologio digitale che il bambino indossava al polso era senza scheda, ma abilitato come di norma a effettuare le chiamate di emergenza. La raffica di chiamate ricevute sia dalle autorità che dai soccorritori, sono state considerate subito sospette in quanto dalla parte dell’interlocutore non rispondeva nessuno, ma si percepiva in sottofondo solo un vociare di bambini; i Carabinieri si sono subito attivati per capire quale fosse la Scuola dalla quale provenissero le chiamate, per poi dirigersi all’istituto e presentarsi nella classe con grande stupore da parte della maestra. I militari, una volta individuato con pazienza il bambino, hanno provveduto a prendere l’orologio per poi riconsegnarlo ai suoi genitori nel pomeriggio, spiegando loro l’accaduto con la raccomandazione di non lasciare più smartwatch o smartphone incustoditi al figlioletto che, involontariamente, aveva intasato un servizio pubblico di notevole importanza. Un consiglio naturalmente allargato a tutte le famiglie, in quanto lasciare incustoditi i dispositivi digitali come telefoni, orologi, tablet e così via, può diventare pericoloso, anche dal punto di vista legale.
