TREVISO (Giovedì, 13 febbraio 2025) — L’impreditore bulgaro, Dimitre Traykov, travolse ed uccise, il 30 gennaio 2022, le coneglianesi e cugine Sara Rizzotto e Jessica Fragasso tamponandole a forte velocità lungo l’autostrada A28 e successivamente allontanandosi dal luogo dell’incidente, potrebbe ora aiutare i bambini ad attraversare la strada. Deciderà il Tribunale di sorveglianza di Trieste.
Di Luca Salera
Il 62enne ha infatti presentato un’istanza al tribunale di Sorveglianza per essere ammesso all’affidamento in prova. Traykov, che per duplice omicidio stradale è stato condannato a sette anni, ha chiesto di poter lavorare e nel contempo svolgere volontariato in favore dei giovani.
Nel dettaglio, l’uomo potrebbe seguire un percorso riparativo che lo vedrebbe svolgere le mansioni di “nonno vigile”, ossia colui che aiuta i bambini ad attraversare la strada davanti alle scuole. Sulla vicenda si è espresso Alain Fragasso, padre di Jessica una delle vittime, che ha così parlato: “Non è possibile, è una richiesta che stride con la realtà dei fatti. Proprio lui che aiuta i bambini sulle strade? È un controsenso. Non metto in dubbio che per la legge oggi l’uomo possa chiedere un’alternativa al carcere ma questo tipo di iniziativa ci ha davvero spiazzati. Del resto lasciare il carcere soltanto dopo due anni dalla condanna mi pare una cosa veramente assurda. Se uno ha sbagliato dovrebbe pagarne le conseguenze fino in fondo”.
Tuttavia secondo quanto stabilito dalla legge Cartabia, Traykov ha tutte le carte in regola per chiedere l’affidamento in prova, del quale si può beneficiare una volta che la pena sia inferiore ai 4 anni. Il 62enne ha già scontato 3 anni e 9 mesi, per di più il comportamento penitenziario del bulgaro è stato sempre corretto.
Last modified: Febbraio 13, 2025