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Ventenne accusato di omicidio decide di non procedere con il riesame per rispetto alla famiglia

Samuele Battistella, il ventenne accusato di aver inferto il pugno mortale all’imprenditore giapponese Shimpei Tominaga, ha deciso di non presentare richiesta di riesame. Questa scelta è motivata dal desiderio del giovane di non aggravare ulteriormente il dolore della famiglia della vittima. Oggi, 28 giugno, sarà conferito l’incarico per l’autopsia su Tominaga, che presumibilmente verrà eseguita domani.

di Daniele Hemmanuel Pitzalis

L’avvocato difensore di Battistella, Tino Maccarrone, ha incontrato nuovamente il suo cliente nel carcere di Udine. Battistella ha ribadito al legale: «Non siamo scappati dopo l’incidente. Dopo aver dato il pugno, ci siamo rifugiati nella hall dell’hotel a circa 30 metri dal luogo della tragedia. Quando ci siamo accorti che l’imprenditore perdeva molto sangue, siamo usciti per verificare le sue condizioni. L’ambulanza e la Polizia sono arrivate poco dopo».

Battistella, che ha immediatamente ammesso la responsabilità del gesto agli agenti della squadra Mobile, ha affermato di avere solo ricordi frammentari di quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorso. «Una cosa è certa – ha dichiarato il giovane, visibilmente scosso – non avevo intenzione di fargli del male… non volevo ucciderlo». L’avvocato Maccarrone ha aggiunto: «La situazione è estremamente delicata. Devo esaminare i video e attendere l’esito dell’autopsia. I ragazzi avevano bevuto molto quella notte e erano particolarmente agitati».

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Last modified: Giugno 28, 2024
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