25 bidelli hanno ottenuto il posto di lavoro in scuole trevigiane con un inganno: hanno infatti dichiarato di aver lavorato in due istituti scolastici della provincia di Napoli, falsificando la documentazione per ottenere punteggi più alti in graduatoria.
di Daniele Hemmanuel Pitzalis
Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle di Treviso, sono partite da un’altra inchiesta, denominata “101 e lode”, che aveva già scoperto 101 persone che avevano ottenuto diplomi di qualifica professionale con il massimo dei voti in maniera fraudolenta.
In questa nuova indagine, i finanzieri hanno scoperto che i due istituti scolastici napoletani dichiarati dai bidelli come sedi lavorative precedenti erano in realtà dei “diplomifici”, ovvero scuole fasulle create solo per rilasciare titoli di studio senza erogare alcuna reale attività didattica.
Grazie al incrocio dei dati con le indagini di Nocera Inferiore, è stato possibile individuare i 25 bidelli che avevano falsamente dichiarato la loro esperienza lavorativa in questi istituti. Questo stratagemma ha permesso loro di ottenere un punteggio più alto in graduatoria e, di conseguenza, il posto di lavoro come collaboratori scolastici in diverse scuole trevigiane tra il 2018 e il 2020.
I dirigenti scolastici, già a conoscenza della situazione, hanno provveduto a risolvere i contratti di lavoro di questi collaboratori, assistenti amministrativi e tecnici privi dei titoli necessari. Ora, oltre al danno erariale, i 25 bidelli dovranno rispondere penalmente per le loro azioni, che potrebbero costare loro fino a due anni di reclusione.
Last modified: Giugno 24, 2024
