Un anno e tre mesi di reclusione per L.P., 41enne di Noale, reo di aver rifornito di cocaina e marijuana la movida trevigiana. La Procura ha chiesto l’assoluzione per il reato di estorsione, contestato all’uomo nell’ambito dello stesso processo.
di Daniele Hemmanuel Pitzalis
L’accusa nei confronti di L.P., figlio di una nota famiglia di salumieri veneziani, dipinge un quadro allarmante: festini in appartamenti privati e locali alla moda, tra cui uno in Piazza del Grano, uno in Via Biscaro e uno in Via San Francesco, trasformati in supermarket della droga.
Cocaina a fiumi a prezzi modici, circa 60 euro al mezzo grammo, per una clientela giovane e meno giovane, dai 20 ai 40 anni. Le testimonianze in aula di alcuni ragazzi, tra i 25 e i 30 anni, hanno confermato la dinamica: dosi già confezionate e messe in bella vista, quasi come un invito al consumo, durante i party o direttamente a casa di L.P.
L’episodio dell’estorsione contestata all’uomo riguarda invece un cliente che non aveva saldato un debito di 200 euro per la droga. In questo caso, la Procura ha chiesto l’assoluzione. La sentenza è attesa per il 30 settembre.
Last modified: Giugno 12, 2024