CASTELFRANCO VENETO (sabato 1 giugno 2024) – L’ospedale di Castelfranco Veneto, sede staccata dello IOV di Padova, ha segnato una svolta storica nella sanità veneta, effettuando con successo la prima donazione di organi a “cuore fermo” in un ospedale territoriale “Spoke”. Un fegato e due reni sono stati prelevati, offrendo nuove prospettive di vita a tre pazienti.
di Francesco Catania
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo plauso per questo traguardo, lodando la Direttrice Generale dello IOV, Maria Giuseppina Bonavina, il Coordinamento Ospedaliero Trapianti dello IOV e il team interaziendale, che ha visto la collaborazione di specialisti dell’Ulss 2 Marca Trevigiana e dell’Azienda Ospedale Università di Padova.
Zaia ha sottolineato l’importanza di questo intervento, durato otto ore e realizzato grazie al lavoro di quindici clinici con il supporto del Coordinamento regionale Trapianti, esaltando il valore aggiunto del lavoro di squadra dei sanitari veneti. L’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha evidenziato la generosità della donazione e l’altruismo della famiglia della paziente deceduta, che ha scelto di donare la vita ad altre persone nonostante la difficile prognosi.
Lanzarin ha ricordato che il dono e il lavoro di sensibilizzazione sono fondamentali per il sistema trapiantistico, senza i quali i trapianti non potrebbero essere la grande macchina salvavita che sono oggi.
Last modified: Giugno 1, 2024