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Sfere di Dyson: tracce di civiltà aliene o fenomeni astrofisici?

Un recente studio pubblicato dai ricercatori dell’Università di Uppsala, all’interno del progetto Hephaistos, ha acceso i riflettori su sette stelle nella Via Lattea. L’anomala emissione infrarossa di queste stelle potrebbe, secondo gli scienziati, essere la traccia di un’ipotetica tecnologia extraterrestre: una sfera di Dyson.

di Daniele Hemmanuel Pitzalis

Le sfere di Dyson, megastrutture teorizzate dal fisico Freeman Dyson negli anni ’60, sono enormi gusci artificiali che avvolgerebbero una stella per massimizzare la captazione della sua energia. Un’opera ingegneristica di portata colossale che, se esistesse, rappresenterebbe una prova tangibile dell’esistenza di civiltà aliene altamente evolute.

Ma procediamo con cautela. I ricercatori, pur sottolineando l’intrigante natura delle loro scoperte, invitano alla prudenza. L’origine extraterrestre dell’emissione infrarossa resta, al momento, un’ipotesi. Fenomeni astrofisici, come dischi di polveri stellari, sistemi binari o giovani stelle particolari, potrebbero spiegare ugualmente le osservazioni.

Come funziona il progetto Hephaistos?

Hephaistos si propone di individuare tracce di civiltà aliene intelligenti analizzando i segnali prodotti da ipotetici progetti di astroingegneria. Sfere di Dyson, sistemi di propulsione interstellare e inquinamento atmosferico su esopianeti sono alcuni dei bersagli di questa ricerca. Un approccio alternativo ai classici programmi di ricerca di vita extraterrestre basati sulla captazione di segnali radio, come il SETI.

La caccia alle sfere di Dyson

I ricercatori di Hephaistos hanno setacciato un campione di 320.000 stelle, alla ricerca di emissioni infrarose anomale. Attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, hanno individuato sette nane rosse – stelle con massa circa un decimo di quella del Sole – che presentano un’emissione infrarossa superiore alle aspettative.

L’eccesso di calore, secondo gli scienziati, potrebbe derivare dal riscaldamento degli elementi che compongono la sfera di Dyson, i quali assorbono energia dalla stella madre.

Cosa riserva il futuro?

Nonostante l’entusiasmo iniziale, è importante ricordare che la scoperta di sfere di Dyson è ancora lontana. Sono necessarie ulteriori osservazioni a diverse lunghezze d’onda e l’utilizzo di spettrografi per confermare o smentire l’ipotesi extraterrestre.

Le 7 stelle candidate saranno sottoposte a un’attenta analisi. Se le ipotesi venissero confermate, si aprirebbe uno scenario rivoluzionario: la prova tangibile che non siamo soli nell’universo.

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Last modified: Maggio 28, 2024
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