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A 40 anni luce dalla Terra scoperto un pianeta simile al nostro: Gliese 12 b

Un team di astronomi internazionali, tra cui ricercatori spagnoli, americani e giapponesi, ha scoperto un nuovo esopianeta, battezzato Gliese 12 b, situato a circa 40 anni luce dalla Terra. La scoperta, pubblicata sulla rivista “Astrophysical Journal Letters”, rappresenta un passo importante nella ricerca di mondi abitabili al di fuori del nostro Sistema Solare.

di Daniele Hemmanuel Pitzalis

Gliese 12 b è stato individuato grazie al telescopio spaziale James Webb della NASA, che ha osservato un’eclissi della stella Gliese 12, una nana rossa nella costellazione dei Pesci. L’analisi dei dati ha rivelato che l’eclissi era causata dal passaggio di un pianeta davanti alla stella.

Le dimensioni e la temperatura di Gliese 12 b lo rendono molto simile alla Terra. Il pianeta ha un raggio quasi uguale a quello terrestre e una temperatura superficiale che varia tra i 10 e i 41 gradi centigradi. Nonostante orbiti molto vicino alla sua stella, completando un’orbita in soli 12,8 giorni, Gliese 12 b riceve meno radiazioni rispetto alla Terra grazie alla natura fredda della sua stella nana rossa, grande e massiccia circa un quarto del Sole.

Alcuni scienziati ipotizzano che Gliese 12 b possa essere un pianeta oceanico, con una superficie coperta da oceani di acqua liquida. Tuttavia, è più probabile che si tratti di un pianeta roccioso con una sottile atmosfera di azoto e vapore acqueo, simile a Venere. La presenza di acqua liquida in superficie è ancora incerta. Come, a dire il vero, non è certo che possa avere un’atmosfera.

“Potrebbe essere un mondo abitabile, ma caldo e arido”, ha affermato l’astrofisico José Caballero, coautore dello studio. “Per determinare se Gliese 12 b è davvero un gemello della Terra o un suo ‘gemello malvagio’ come Venere, è necessario studiare la sua atmosfera, se presente.”

Gliese 12 b si distingue dagli altri esopianeti simili alla Terra per la sua favorevole posizione rispetto al nostro punto di vista. Durante il suo transito davanti alla stella, la luce attraversa l’atmosfera del pianeta, lasciando impronte chimiche che possono essere analizzate da telescopi come il James Webb.

Questa caratteristica rende Gliese 12 b un candidato ideale per future ricerche volte a determinare la presenza di gas atmosferici e, potenzialmente, di tracce di vita extraterrestre.

Nonostante la scoperta di Gliese 12 b, Proxima Centauri b rimane l’esopianeta potenzialmente abitabile più vicino alla Terra. Orbita attorno a Proxima Centauri, la stella più vicina al nostro Sole, ma la sua posizione rende difficile l’analisi della sua atmosfera.

La scoperta di Gliese 12 b rappresenta un nuovo tassello fondamentale nella ricerca di mondi abitabili al di fuori del Sistema Solare. L’analisi della sua atmosfera e la ricerca di potenziali biofirme ci aiuteranno a comprendere meglio la possibilità di vita su altri pianeti e l’evoluzione dei sistemi planetari.

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Last modified: Maggio 26, 2024
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