Written by 4:10 pm Treviso, Cronaca

“Prosciuttopoli”: condannati due allevatori, assolti altri tre

Treviso, 24 maggio 2024 – Si è concluso oggi il processo a “Prosciuttopoli”, lo scandalo che aveva coinvolto sei allevatori di suini accusati di aver utilizzato razze non conformi ai disciplinari dei consorzi di Parma e San Daniele per la produzione dei loro prosciutti.

di Daniele Hemmanuel Pitzalis

Due degli imputati sono stati condannati a sei mesi di reclusione, mentre tre sono stati assolti. Il sesto imputato ha ottenuto la messa alla prova.

L’accusa era di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mandaci e falsificazione della documentazione. Secondo la Procura, gli allevatori avrebbero fatto inseminare le loro scrofe con seme di suini di razza Duroc, proveniente dalla Danimarca, al fine di ottenere animali con carne più magra e facile da allevare.

I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2016 e il 2017. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Agroalimentare Speciale (NAS), avevano portato alla scoperta di migliaia di maialini nati da inseminazione artificiale con seme danese.

I due consorzi di Parma e San Daniele, costituitisi come parte civile, hanno ottenuto un risarcimento di 2.000 euro solo dal consorzio di Parma. Il risarcimento complessivo verrà stabilito in un separato procedimento civile.

Le difese degli allevatori avevano contestato le accuse, sostenendo che non c’erano prove concrete a sostegno dell’accusa e che tutti gli animali erano già stati macellati. Le cosce di prosciutto ottenute erano state comunque commercializzate, dopo essere state “smarchiate” dai loghi dei consorzi e vendute come prosciutto non DOP.

La sentenza di oggi rappresenta un primo passo nella definizione di questo complesso caso. Il processo ha sollevato importanti questioni relative alla tutela dei prodotti DOP e IGP, alla trasparenza nella filiera agroalimentare e alla tutela dei consumatori.

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Last modified: Maggio 24, 2024
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