In una tragica giornata per il rugby trevigiano, Leonardo Florian, un giovane pilone di 24 anni del Villorba Rugby, è stato colpito da un malore improvviso nella sua casa a Spresiano, portandolo alla morte. Il dramma si è consumato la mattina del 7 marzo, lasciando la comunità sportiva sgomenta di fronte a un evento così inaspettato.
di Francesco Catania
Leonardo, un atleta robusto e in salute, aveva programmato di scendere in campo con la franchigia del Mogliano nella prossima partita, ma il suo medico di base aveva recentemente sconsigliato la sua partecipazione. Il giovane, descritto come una “forza della natura” dalla sua società, aveva vissuto una vita priva di problemi di salute, ad eccezione di qualche influenza stagionale nelle settimane precedenti.
Il tentativo di soccorso da parte del Suem 118 è stato vano, nonostante gli sforzi prolungati da parte di medici e infermieri. Si presume che un possibile infarto possa essere la causa della tragica morte, ma solo l’esame autoptico potrà confermarlo.
La società di rugby, profondamente colpita dalla scomparsa di Leonardo, ha espresso il proprio cordoglio su Facebook, ricordando il giovane come uno dei migliori elementi della squadra, stimato e apprezzato da tutti. La notizia ha generato un profondo senso di vuoto tra dirigenti e amici del Villorba Rugby, che si sono uniti in solidarietà attorno alla famiglia del defunto.
Leonardo Florian, soprannominato “Flo” dai compagni di squadra, avrebbe compiuto 25 anni il prossimo 9 agosto. Aveva studiato presso l’Istituto Mazzotti e lascia la famiglia composta dal padre Antonio, presidente del Cia Veneto (Comitato Italiano Arbitri) nella Federazione Italiana Pallacanestro, la madre e un fratello. Il sindaco di Villorba, Francesco Soligo, e l’intera amministrazione del comune hanno espresso il loro profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Leonardo, riconoscendo il suo contributo al tessuto sociale locale e al mondo dello sport.
Il funerale del giovane rugbista potrebbe svolgersi nei primi giorni della prossima settimana, mentre la comunità sportiva e la cittadinanza si stringono nel ricordo di un giovane talento e di una vita spezzata troppo presto.
