Il 19 dicembre scorso, l’imprenditore edile 40enne Bujar Fandaj è accusato di aver ucciso a coltellate la 26enne Vanessa Ballan nella sua abitazione a Riese Pio X. Il rapporto tra i due era inizialmente segnato da una relazione clandestina protrattasi per circa due anni. Tuttavia, a seguito delle denunce presentate nel 2023, Vanessa avrebbe cercato di interrompere la relazione, svelando al suo assassino la sua volontà di porre fine a quel legame.
di Francesco Catania
La donna sosteneva di essere stata ricattata con video a sfondo intimo registrati durante i loro incontri segreti, e che Bujar avrebbe cercato di ottenere ulteriori appuntamenti tramite tali ricatti, spingendosi fino a minacciarla con la diffusione di tali materiali.
Le indagini sull’omicidio sono attualmente in corso, ma i legali di Fandaj avrebbero annunciato di attendere i risultati della perizia sui telefonini dei due protagonisti prima di decidere se far interrogare il loro assistito dal pubblico ministero Michele Permunian. L’avvocatura difensiva cerca di dimostrare che Bujar non aveva l’intenzione premeditata di uccidere Vanessa, bensì desiderava avere un chiarimento definitivo sulla loro relazione. Si afferma che il femminicidio sia stato causato da un impeto di rabbia nel corso di questa discussione.
Secondo l’ipotesi della Procura, Fandaj avrebbe appreso della gravidanza di Vanessa e i suoi tentativi di convincerla a lasciare il fidanzato, Nicola Scapinello, si sarebbero infranti di fronte alla notizia della seconda gravidanza. In preda alla gelosia, Bujar avrebbe forzato l’entrata nella casa di Vanessa, pugnalandola al torace. La giovane donna aveva denunciato Fandaj il 26 ottobre per stalking, violenza sessuale, minacce e revenge porn, dopo che quest’ultimo aveva minacciato di rivelare la loro relazione al compagno, allegando video intimi. Il 25 ottobre, Nicola Scapinello ricevette il messaggio di Bujar, ma il contenuto fu cancellato dal destinatario.
L’accusa nei confronti di Fandaj include anche minacce di revenge porn, stalking e violenza sessuale, con il pubblico ministero Giovanni Valmassoi che ha disposto il sequestro dei dispositivi elettronici dell’uomo. All’interno della sua abitazione, sono state trovate foto di Vanessa e del figlio, indicando un’ossessione nei confronti della ragazza. Da quel momento, Bujar avrebbe perso ogni contatto con Vanessa, la quale aveva denunciato lo stesso tipo di reato in passato, ma ritirò la denuncia durante l’udienza preliminare.